Storia

B.C.

58 a. C.

L'Elvezia divine romana e la vite si stabilisce sul territorio dell'attuale Svizzera.

515

Il Re di Borgogna fonda l'Abbazia di Saint-Maurice, che possiede ancora vigneti 1500 anni dopo la sua fondazione.

765

In un famoso testamento, il Vescovo Tello di Coira nei Grigioni dona diverse proprietà al monastero di Disentis. Una di queste è un annesso agricolo vicino a Sagogn composto da frutteti, campi e vigneti, il che rende questo testamento il più antico documento scritto sulla vite in Svizzera.

Intorno all'anno 1000

1141

Il vescovo di Losanna invita i monaci a dissodare Lavaux per piantare delle viti.

1191

Il Duca Berchtoldde Zäringhen fonda una città sulle rive dell'Aare e le dà il nome di un orso (Bär in tedesco) che aveva ucciso. Alla sua morte, Berna diventa una città imperiale prima di entrare a far parte della Confederazione Elvetica nel 1353 e diventarne la capitale nel 1848.

1291

Le comunità delle valli alpine di Uri, Svitto e Nidvaldo firmano un patto di sostegno reciproco che è considerato il documento fondante della Confederazione Elvetica.

1313

Un atto notarile cita tre nomi di vitigni: Rèze, Humagne e Neyrun.

1419

L'Elvezia diventa romana e la vite si afferma sul territorio dell'attuale Svizzera. Un atto notarile_x000D_ cita tre nomi di vitigni: Rèze, Humagne e Neyrun. Rifugiata a Saint-Prex, Maria di Borgiogna offre piante di Pinot Noir ai viticoltori.

1500

1536

In seguito alla Riforma e alle guerre di religione, i monaci lasciano Lavaux. Le loro vigne vengono vendute a privati o a comuni. Losanna acquisisce così il Clos des Abbayes, una delle più belle tenute di Dézaley, che la città possiede ancora oggi.

1654

Il termine Chasselas appare per la prima volta in un libro.

1797

La Confrérie des Vignerons organizza un festival a Vevey per ringraziare i suoi viticoltori-coltivatori.

1811

A Neuchâtel, i fratelli Bouvier iniziano a produrre vini spumanti.

1816

Il vulcano Tambora causa un "anno senza estate". A Losanna, le uve vengono raccolte il 12 novembre.

1850

1863

L'oidio, dall'America, arriva nel vigneto svizzero.

1871

La fillossera arriva a Ginevra. La metà del vigneto svizzero non sarà mai ripiantata.

1882

Il solfato di rame (miscela bordolese) viene scoperto per combattere la muffa, arrivata in Europa nel 1878.

1886

La peronospora attraversa il confine svizzero e complica la vita dei viticoltori elvetici.

1890

La stazione di ricerca agricola della Svizzera tedesca viene istituita a Wädenswil.

1900

1924

Rudolf Steiner pone le basi della biodinamica nel suo "Corso per agricoltori".

1948

Creazione di una scuola a Losanna, poi a Changins, che offre una formazione superiore in viticoltura, enologia e arboricoltura.

1970

André Jacquinet, ricercatore presso l'Agroscope di Changins, incrocia Gamay e Reichensteiner Blanc per dare vita a Gamaret e Garanoir. Queste due varietà dal colore intenso e dall'elevata massa tannica vengono adottate rapidamente dai viticoltori.

1973

Il FiBL, l'istituto di ricerca per l'agricoltura biologica, viene fondato nel Cantone di Argovia.

1981

Creazione di Bio Suisse, i cui prodotti portano il marchio Bourgeon.

1986

Sviluppata da Agroscope, l'interruzione dell'accoppiamento permette di controllare senza insetticidi le farfalle che parassitano la vite.

1988

Il Cantone di Ginevra è pioniere nella creazione del primo sistema di Appellazione di Origine Controllata per il vigneto svizzero, in risposta alla crisi della professione. Negli anni successivi è stato seguito da tutti gli altri cantoni produttori di vino.

1993

Creazione del marchio Vitiswiss, che disciplina le pratiche della viticoltura sostenibile.

2000

2007

I vigneti terrazzati di Lavaux vengono inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. Questo organismo internazionale ha riconosciuto il carattere eccezionale di questo paesaggio vitivinicolo, nato da un'interazione armoniosa e secolare tra l'uomo e il suo ambiente, al fine di produrre un vino di alta qualità.

2013

Agroscope a Pully crea un vitigno ibrido di nuova generazione, il Divico, che combina resistenza e qualità.

2014

La mosca Suzukii, proveniente dal Giappone, causa gravi danni poco prima della vendemmia.

2018

Nato dallo stesso ceppo che ha generato il Divico, il Divona è il primo vitigno bianco multiresistente.

2019

La prima Fête des Vignerons (Festa dei Viticoltori) del terzo millennio perpetua una tradizione di oltre due secoli. La sua aura internazionale consacra il successo di un evento straordinario che si è tenuto cinque volte – 1905, 1927, 1955, 1977 e 1999 – nel corso del XX secolo.

2021

Creazione di un regolamento sulla produzione di "vino naturale" in Svizzera.

Svizzera. Naturalmente.